Luglio 29, 2022
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L’OCCHIO UNA FINESTRA NEL CERVELLO
RAZIONALE
Negli ultimi 20 anni, la ricerca si è incentrata sullo sviluppo dell’imaging retinico come fonte di potenziali biomarcatori per il morbo di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative. Il morbo di Alzheimer (AD) è una delle principali malattie neurodegenerative nel mondo. Sfortunatamente, l’AD condivide molte somiglianze con altre demenze nelle fasi iniziali, il che impedisce un’accurata diagnosi.
Pertanto, è urgente trovare biomarcatori per consentire la diagnosi precoce della malattia.
Vi sono prove scientifiche crescenti che evidenziano le somiglianze tra l’occhio e altre strutture del SNC, suggerendo che le conoscenze acquisite nella ricerca sugli occhi potrebbero essere utili per la ricerca e la diagnosi dell’AD.
Ad esempio, la retina e il nervo ottico sono considerati parte del sistema nervoso centrale e il loro danno può provocare la degenerazione degli assoni retrograda e anterograda, nonché un’aggregazione proteica anormale.
L’imaging retinico non invasivo può rilevare i cambiamenti strutturali associati al morbo di Parkinson (PD) ed ai parkinsonismi atipici e può rappresentare un nuovo biomarcatore per il rilevamento della malattia.
Il convegno del GDS di Neuroftalmologia SIN vuole inoltre richiamare, con una breve sessione dedicata, l’attenzione dei neurologi sulla variabilità della presentazione clinica e sulle nuove indicazioni terapeutiche della Neuropatia Ottica Ereditaria di Leber, malattia “genetica” che è anche interessante paradigma dell’importantissima influenza dei meccanismi epigenetici, tuttora in gran parte non noti, sullo sviluppo di una malattia “geneticamente determinata”.
È prevista la partecipazione di 100 discenti: Neurologi, Ortottisti, Oftalmologi, Psicologi, Genetisti, Biologi e tecnici di Neurofisiopatologia.
Marcello Romano Coordinatore GDS Neuro Oftalmologia SIN